"In caso di violazione delle norme sulla circolazione commesse dal conducente di un veicolo concesso in locazione finanziaria, obbligato in solido con il trasgressore per il pagamento della sanzione pecuniaria nonchè responsabile in solido con il conducente ai sensi dell'art. 2054 c.c., comma 3, è esclusivamente l'utilizzatore del veicolo e non anche il proprietario concedente, vertendosi, ai sensi dell'art. 91 nuovo C.d.S., comma 2, e art. 196 C.d.S., in ipotesi di responsabilità alternativa e non concorrente, poichè solo l'utilizzatore ha la disponibilità giuridica del godimento del bene e quindi la possibilità di vietarne la circolazione. Ne consegue che questi, al pari dell'usufruttuario e dell'acquirente con patto di riservato dominio risponde in tali casi di un debito proprio per fatto altrui, cosicchè in caso di danni da circolazione di un veicolo concesso in leasing, ai sensi della L. n. 990 del 1969, art. 23, il responsabile, litisconsorte necessario nell'azione diretta contro l'assicuratore è esclusivamente il lesse (utilizzatore) e non il lessor (concedente), contrariamente a quanto avviene in ogni altra forma di locazione"
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27 giugno 2014
11 aprile 2010
Trib. Vicenza, 29/10/2009
Fonte: Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 2066 - pubb. 11/03/2010
Le registrazioni sul P.r.a. relative all'acquisto dell'autoveicolo da parte della società di leasing ed al contestuale affidamento all'utilizzatore in leasing forniscono valida prova, sia pure per fatti equipollenti, della stipulazione del contratto di leasing automobilistico in data coeva alle annotazioni medesime; ove esse siano rimaste immutate fino alla data del fallimento dell'utilizzatore -così da escludere che, medio tempore, lo stato giuridico dell'autoveicolo possa aver subito variazioni- sono opponibili alla massa dei creditori.
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